HBP – Heparin Binding Protein Detection Kit

Descrizione

Kit in immunofluorescenza per la diagnosi precoce della sepsi severa e dello shock settico.

Caratteristiche rilevanti

• Turn-around-time dai 3 ai 18 minuti
• Fino a 100 campioni in 1 ora
• Livelli crescenti di HBP sono correlati ad un aumento progressivo della probabilità di presenza di infezioni, insufficienza d’organo e sepsi.
• Diversi livelli di HBP sono associati a differenti raccomandazioni cliniche
• Control kit disponibile

Approfondimento

L’Heparin Binding Protein (HBP), conosciuta anche come CAP37 o azurocidina, viene sintetizzata nei neutrofili. Una volta rilasciata dai neutrofili attivati, induce una riorganizzazione del citoscheletro delle cellule endoteliali, causando un aumento della permeabilità dell’endotelio.
Sul sito dell’infezione, la HBP è responsabile del reclutamento e dell’attivazione di monociti e altri mediatori infiammatori. Viene anche internalizzata dai monociti per prolungare la loro sopravvivenza ed aumentare la produzione di citochine. La HBP contribuisce quindi direttamente al mantenimento e alla progressione dell’infiammazione.
Il livello di HBP nelle persone sane è estremamente basso, e una volta che il corpo è infettato, il patogeno stimola rapidamente i neutrofili a rilasciare la HBP con una emivita di soli 1 ora.
La HBP rilasciata ha tre effetti principali: effetti battericidi, chemiotattici ed induttori di perdita vascolare.

La HBP è un biomarcatore che ha una forte plausibilità biologica, aumenta precocemente in risposta alle infezioni ed è predittivo dell’insufficienza d’organo. Durante la sepsi, i livelli di HBP aumentano significativamente e si correlano con lo sviluppo di ipotensione e disfunzione d’organo. La rilevazione precoce di HBP potrebbe essere preziosa per la diagnosi di sepsi grave e la modulazione della HBP potrebbe rappresentare un utile obiettivo terapeutico per le infezioni batteriche.

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